#iorestoacasaeleggo Ìsmandri incontra Bouguereau

Oggi un altro appuntamento tra Ìsmandri e l'arte. In un mondo in guerra - che sia una guerra civile o una guerra contro una pandemia - le morti sono all'ordine del giorno, ma il lutto resta un processo straziante che stravolge la vita di chi sopravvive. Rassuiàni e Damasdèi vivono la morte in modo diverso, ma il lutto resta indelebile su entrambi i popoli. A simbolo del dolore intimo e infinito per la perdita di chi amiamo, abbiamo scelto l'opera "Il primo lutto" del francese William-Adolphe Bouguereau (1888). A più di cento anni dalla realizzazione della tela, infatti, resta intatta l'intensità dello sgomento e della sofferenza nel pianto per la morte di Abele, ucciso dal fratello Caino. E arriva fino a noi il dolore di un padre - lo stesso Bouguereau - che ha appena visto morire il proprio figlio. A correlato dell'opera, le parole di Ìsmandri sul proprio devastante lutto.

Un omaggio a coloro che in questi giorni stanno perdendo i loro cari.

Una dedica a mio padre che è andato via d'improvviso e senza un ultimo sguardo.